Primo consiglio di Steve Jobs per le tue idee:
Quando sei bambino la gente ti dice che il mondo è cosi com‘è, di vivere la tua vita adattandoti, cercando di non sbattere troppo ai muri. Di seguire le orme, di fare come fanno tutti. Fondare una famiglia, divertirsi e mettere soldi da parte.
Eccitante vero?
La vita può essere molto di più una volta che scopri questo semplice fatto:
Tutto quello che ti circonda e che chiami vita è stato fatto da gente che non era più intelligente di te e puoi cambiarle, influenzarle, costruire le tue proprie cose che altra gente potrebbe utilizzare in seguito.
Nell’istante in cui capisci che le tue azioni hanno un impatto sulla vita, che se dai un impulso da qualche parte automaticamente si crea qualcosa dall‘altra. Puoi cambiare le cose. Puoi modellarle.
È questa forse, la cosa più importante. Scrollarsi di dosso la nozione erronea che questa è la vita e che devi solo viverla. Invece di abbracciarla, cambiarla, migliorarla, lasciare la tua impronta.
E non importa come lo impari, ma una volta che lo comprendi, vorrai cambiare la vita per renderla migliore, perché se non lo fai è come se fallisci in un certo senso. Una volta che capti questo, non sarai mai più la stessa persona.
Uno dei 2 consigli di Steve Jobs per le tue idee quindi è: ”Non aver paura di uscire dai sentieri battuti.”
2˚ Consiglio di Steve: Chiedere non costa nulla!
La maggior parte delle persone non vivono certe esperienze perché non chiedono mai. Non ho mai trovato nessuno che non ha voluto aiutarmi dopo avergli chiesto il suo aiuto.
Ho chiamato, e mi darà un appuntamento in seguito ma…ho chiamato Bill Hewlett (uno dei fondatori di HP) quando avevo 12 anni che viveva a Palo Alto, il suo numero era nell’annuario telefonico.
E ha risposto lui stesso al telefono: “Si”.
Gli ho detto: ” Ciao sono Steve Jobs ho 12 anni, sono uno studente alla High School e voglio costruire un frequenzimetro, e volevo sapere se avevate pezzi di ricambio che potrei avere ”.
Si è messo a ridere…..mi ha dato i pezzi di ricambio per costruire il mio frequenzimetro, un lavoro per l’estate all’Hewlett and Packard (HP), nella catena di montaggio per l‘assemblaggio di frequenzimetri. Mi ha procurato un lavoro dove li costruivano, ero in paradiso.
Non ho mai trovato nessuno che mi ha detto no o che non risponde al telefono quando chiamo. Ho solo chiesto.
Quando la gente mi chiede qualcosa cerco di rendermi utile il più possibile, ripagando cosi il debito di gratitudine che ho.
La maggior parte delle persone non fa quella telefonata, non chiedono mai niente ed è questo che separa la gente di chi fa le cose dalla gente che sogna soltanto. Devi agire e devi aspettarti di fallire. Devi essere disposto a schiantarti e bruciare.
Che sia per una telefonata, per una Start-Up o per qualsiasi altra cosa. Se sei terrorizzato di fallire non andrai molto lontano.
Il secondo dei 2 consigli di Steve Jobs per le tue idee è: ” Chiedi! Fai quella telefonata! Tuffati! ”
Ricapitolando i 2 consigli di Steve Jobs per le tue idee sono:
- ”Non aver paura di uscire dai sentieri battuti e di lasciare le tue orme.”
- ” Chiedi! Fai quella telefonata! Tuffati! ”
Mi sono reso conto che Steve Jobs aveva una visione a lunghissimo termine della vita, che andava al di là della sua esistenza. Molto prima di creare il Mac aveva già focalizzato e intraveduto l’immense possibilità e sopratutto l’impatto che avrebbe avuto il personal computer nella vita di tutti i giorni.
Grazie a Steve Wozniak, Steve Jobs aveva visto il potenziale del personal computer ben prima che quest’ultimo germogliasse e prendesse forma nelle menti degli altri.
Perché quando dice vita, intende il tutto, l’universo intero. Sapeva benissimo le ripercussioni che avrebbe avuto la tecnologia sulla vita. Hai presente quando tiri un sasso in un lago e che l’impatto genera delle ondulazioni sulla sua superficie? Con il tempo, il lago tornerà in stato di quiete.
Steve invece, aveva capito che avrebbe influenzato generazioni intere generando enormi ondulazioni, non in un lago ma nell‘universo dell‘essere umano, e che quest‘ultime sarebbero durate per sempre generando potenziali enormi.
Hai presente l’effetto farfalla, la teoria di Edward Lorenz? L’idea che piccole variazioni possano produrre grandi variazioni nel lungo termine? Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornato in Texas? Ti dice qualcosa?
Steve Jobs è la farfalla! (facendo riferimento alle ripercussioni che può avere un‘azione nell‘ambiente).
Grazie a lui e a tutti quelli che ci hanno lavorato oggi abbiamo il computer che tutti chiamiamo telefono in tasca. Ci fa da lettore musicale, da GPS, da apparecchio fotografico, da video conferenza con i nostri cari, puoi fare una ricerca Google ovunque ti trovi, accedere a youtube. Le possibilità di utilizzazione sono infinite.
Grazie alla tecnologia di Steve Jobs molti sviluppatori di applicazioni hanno molto da fare. Il mondo in cui viviamo diventa super connesso.
Non dimenticarti mai che qualsiasi telefono hai in tasca, indipendentemente dalla marca e dal suo valore, sono tutte copie della visione di Steve Jobs. Ti dico questo semplicemente per farti notare una delle tante ripercussioni che hanno avuto le idee di Steve. Sono in molti a usufruirne, non solo gli utilizzatori della marca in quanto clienti, ma anche altri giganti della tecnologia che hanno creato il loro prodotto basandosi sull‘idea di Steve Jobs.
Anche Bill Gates ha usufruito del genio di Steve copiando l’idea di mettere più fonts nei programmi di scrittura di Windows, e non solo……
I fonts fanno parte dei programmi di scrittura inclusi nei sistemi operativi e Steve Jobs voleva assolutamente che si potesse scegliere il tipo di carattere nella redazione di documenti. A quanto pare l‘idea era piaciuta anche a Bill Gates.
Conclusione
Ti consiglio di leggere il libro di Steve Jobs che è mille volte meglio del film.
Fanno notare nel libro e nel film che Steve Jobs era molto esigente per non dire str§§o. A dire la verità se avessi la possibilità di scegliere un mentore, sceglierei lui! Con una persona cosi a seguirti sei nell‘obbligazione di dare il meglio di te stesso. Sono sicuro che alcuni ingegneri che lavoravano con lui all‘epoca hanno oltrepassato quelli che credevano i loro limiti per respingerli sempre di più.
Grazie Steve, riposa in pace.
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