Come restare positivi quando va male? È molto facile rimanere positivo quando tutto va a gonfie vele. Ma cosa succede quando tutto va male? Come rimanere positivi quando ti casca il cielo addosso? Come restare positivi e non arrabbiarsi?

Come restare positivo quando va male
Non tutto vien per nuocere.

Potrebbe arrivare una bolletta salata da pagare. Una relazione di coppia che non funziona più da tempo che arriva al culmine. Un esame universitario andato male. Trovare la propria macchina nuova con il paraurti strappato nel parcheggio. Una vecchia conoscenza che riappare dal nulla insieme a tutte le ferite correlate.

In questo articolo non prenderò come esempio la perdita di un caro, in quanto la situazione è più delicata. Tuttavia, la filosofia di questo articolo potrebbe essere un inizio.

Ritrovandomi io stesso qualche giorno fa in una situazione dove una fattura ingiusta (ma inevitabile) da pagare atterra nella mia mail, decisi di farti parte del mio metodo per assorbire lo shock e girare pagina in solo cinque minuti.

Il metodo che sto per presentarti funziona in tutte le situazioni (tranne per il lutto, situazione più delicata) e ti permetterà di tornare immediatamente o quasi in una situazione di focus e concentrazione. Come restare positivi quando va male?

Come restare positivi quando la rabbia si presenta?

L’idea di questo articolo mi è venuta mentre stavo digerendo (in meno di cinque minuti) la fatturazione di un avocato. Nove cento quaranta nove euro e qualche centesimo mi ha ispirato questo articolo. Sono contento di potertene parlare, spero che la mia ispirazione ti sia utile; per me lo è stato.

Diciamoci la verità le cose non cascano dal cielo a caso. A volte lasciamo correre delle situazioni che prima o poi ci raggiungono, e quando lo fanno, ne paghiamo il prezzo. Nel mio caso lasciai la procrastinazione e il fatto di non volere guardare in faccia una problematica, sorprendermi dopo anni.

Che sia per prepararsi ad un esame di medicina o d’ingegneria che è molto più difficile del previsto; di lasciare il compagno o la compagna perché la situazione non può più andare avanti; di pagare una determinata somma ingiusta ma inevitabile o qualsiasi altra cosa, hai cinque minuti per arrabbiarti e digerire la faccenda!

La regola dei 5 minuti
Hai 5 minuti per sfogarti, dopodiché accetti la situazione e cominci a prendere in considerazione tutte le soluzioni che ti si presentano.

Cosa vuol dire? Conosci la regola dei cinque minuti?

Praticamente consiste nel fatto che durante cinque minuti, puoi arrabbiarti, sbattere i piedi, gridare, urlare, e dire tutto quello che ti passa per la testa, sfogarti insomma! Ovviamente non devi offendere nessuno, inclusa la tua persona.

L’obiettivo della regola è che una volta trascorso il tempo, basta, devi tornare in te stesso ed accettare la situazione.

Marco Aurelio diceva:

Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare; il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di distinguere le prime dalle seconde.

Cosa significa: Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare?

Per restare positivi, cambia la percezione che hai della realtà.

Ti sarà già accaduto di aver avuto problemi immagino. Come ti sarà già successo di ridere a tavola con gli amici e la famiglia di problemi passati. Sembravano cosi insormontabili all’epoca vero? Ma oggi, fanno parte dei conti e dell’esperienza che ti rendono più “Uomo” o più “Donna”.

Quando li guardi ora, ti rendi conto che ti hanno fortificato, mentre quando sono sorti all’improvviso, li vedevi come una minaccia, un fallimento, una voragine sulla tua strada. Cos´è successo a quelle situazioni? Cosa fa, che oggi non hanno più una certa presa sulla tua persona?

Risposta:

La distanza dalla quale li guardi, e non solo, le lezioni che ti hanno insegnato.

Oggi per esempio, rispetto a quelle situazioni passate, potresti dire che non tutto vien per nuocere, giusto?

Quindi, cos’è successo in te? Cos’è ti fa percepire diversamente la situazione che all’epoca risultava difficile?

Risposta:

Il cambio di percezione!

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Come restare positivi quando va male?

Nella frase di Marco Aurelio, notiamo che chiede un cambio di percezione a Dio. (Attenzione non faccio riferimento a nessuna religione in particolare, la mia logica non fa riferimento a nessun dogma, sono completamente fuori da questi schemi!) Quando una situazione difficile si aggiunge ad altre e che ci sentiamo frustrati, arrabbiati, delusi, vulnerabili e molto altro ancora; ci rimane difficile di guardare la faccenda con un certo distacco.

La prima cosa da fare allora, è concedersi quei cinque minuti per sfogarci. Trascorso quel tempo, chiediamo a Dio e alla nostra intelligenza di aiutarci a cambiare la percezione dell’accaduto. Di vedere di maniera diversa, sotto un altro aspetto quello che ci rammarica. Ovviamente non si tratta di negare l’evento, ma bensì, di cominciare a guardare tutte le prospettive possibili della situazione, come se si stesse guardando dall’alto una città, tipo una carta GPS.

Come restare positivi quando va male?
Per restare positivi cambia la percezione che hai della situazione grazie all’aiuto delle domande.

Le domande che potresti porrti per il cambio di percezione sono:

Cosa questa situazione m’insegna? Come evitare questo genere di cose all’avvenire? Se avessi agito prima, avrei potuto ottenere risultati diversi?

Quando si pratica il distacco e che riusciamo a vedere con gli occhi analitici e non con le emozioni, possiamo vedere come e cosa ha creato il problema.

Molto probabilmente quando cominciamo ad analizzare ogni aspetto della situazione, ci verrano in mente delle soluzioni che avremmo potuto utilizzare per evitare il problema, ma che ormai non ci saranno utili. (Faranno parte della nostra saggezza e del nostro bagaglio per noi stessi e per gli altri in futuro).

Il cambio di percezione è un ottimo modo da utilizzare quando ti chiedi o ti chiedono: Come restare positivi quando va male?

Come restare positivi prendendo le proprie responsabilità.

Come mai ti ritrovi in questa situazione? Avresti potuto evitarla? Per esempio non sei riuscito a passare un esame o hai delle difficoltà a memorizzare nozioni importanti di un libro e cominci a stressare perché il tempo stringe? La tua relazione di coppia o il tuo matrimonio non va più da mesi o da anni e rimandi sempre a più tardi il fatto di metterci un termine?

Come restare positivi quando va male?
Sei molto di più di quello che ti autorizzi ad essere.

Potrebbe essere che hai rimandato troppo a lungo e sottovalutato le difficoltà che avresti potuto incontrare? Abbiamo tutti tendenza a spingerci a fare le cose all’ultimo minuto. Il bello è che vedendo le difficoltà e lo stress in cui ci imbattiamo:

ci ripetiamo che la prossima volta “non procrastineremo”, come se parlassimo ad una parte di noi molto più responsabile che è nel nostro forte interiore.

Nel mio caso, ho rimandato a più tardi innumerevolmente di volte il fatto che dovevo pagare una fattura. Non avevo molto e quel poco che avevo l’utilizzavo per far la spesa e pagare altre bollette come luce e gas. Mi ricordo che non era un bel periodo della mia vita e che non avevo molto lavoro.

Ad ogni raccomandata, mi ripetevo: ” Devo sistemare questa faccenda una volta per tutte .” Ovviamente non facevo niente rimandavo sempre a più tardi!

Il fatto di ammettere a me stesso che dovevo sistemare le cose faceva si che in qualche modo ne avevo preso la responsabilità, e quindi mi permetteva di mettere quel pezzo di carta nel cassetto dell’obblio e non pensarci più.

Non c’è niente di male nel procrastinare, se lo facciamo è perché comunque ci sentiamo capaci di portare a termine e di risolvere diverse situazioni. (Ho scritto un articolo sulla procrastinazione e puoi leggerlo cliccando qui). Il problema nel procrastinare è che ci mettiamo le spalle al muro da soli e a volte, non ci ritroviamo soltanto le spalle al muro, ma bensì, davanti ad un precipizio.

Quindi……come restare positivi quando va male?

Prendendosi la responsabilità di accettare che avremo potuto fare meglio, che avremo dovuto organizzarci prima, e osservare la situazione con un certo distacco e sopratutto: Avere il coraggio di cambiare quello che si può cambiare.

Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare; il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di distinguere le prime dalle seconde.

Marco Aurelio
Come restare positivi quando va male?
Nonostante sia il Re della giungla, anche lui ha i suoi problemi. Non scordarti della tua identità, abbi il coraggio di un leone.

A volte certe situazioni sembrano talmente ostacolarci la strada, che non sappiamo da dove cominciare per liberarcene. Abbiamo dubbi sulle decisioni e sull’iniziativa da prendere. La paura di sbagliare, di peggiorare la situazione e di attivarci ci frena. Non ci sentiamo al nostro agio, rimandiamo a più tardi la presa di posizione e quindi l’azione da prendere per risolvere il problema.

Il solo fatto di pensarci ci fa sentire confusi e più ci pensiamo e più la confusione crea confusione. Per uscirne bisogna agire! Una volta che abbiamo una mezz‘idea di come potremo risolvere il problema, dobbiamo farci coraggio e tuffarci senza pensarci ancora.

Prima agiremo nel risolvere il problema, prima vedremo quale sarà la prossima azione da fare. Perciò, un altro punto di come restare positivi quando va male è il coraggio di agire.

La saggezza di distinguere le prime dalle seconde

Ci sono cose che non si possono cambiare e non c‘è niente di più caotico della lotta! Riconoscere quello su cui si può metter mano e le cose su cui non abbiamo nessuna presa fa una gran bella differenza.

A volte per mancanza di tempo e la testa in pieno nei problemi abbiamo difficoltà nel vedere tutte le opzioni che si presentano. Un po come all’immagine della mosca esaurita, che cerca un varco nel vetro della finestra mentre accanto la via è del tutto libera. Se si dasse la possibilità di guardare la situazione con un certo distacco, se prendesse un po di distanza, si renderebbe conto che la via d’uscita c’è.

Ti è mai capitato d‘imbarcarti in una soluzione che hai preso al volo e di ritrovarti in una situazione peggio di prima? Anch‘io!

Squarciare le gomme al professore perché ci ha messo un brutto voto o una nota, non è la soluzione migliore, non aggiusterà le cose, anzi, potremmo solo che peggiorare la situazione.

No Comment
No comment.

Come detto prima la maggior parte delle volte ci ritroviamo in situazioni problematiche perché in generale abbiamo preferito non guardare in faccia la situazione e passano giorni, settimane, mesi, anni. Abbiamo rimandato il fatto di agire. Nel nostro forte interiore sappiamo cosa fare, ma per mancanza di coraggio e “sperando” che le cose si aggiustino da sole, abbiamo tendenza a procrastinare.

Ma prima o poi la situazione si presenterà di nuovo, con più vigore e più forte di prima. Quando capiterà potrai decidere di procrastinare come lo hai sempre fatto, o potrai decidere di prendere una certa distanza dalla situazione per permetterti di riflettere, trovare una soluzione e agire nel migliore dei modi e in tempi ridotti.

L’importante è di non prendere decisioni quando si è in preda all’emozioni ed è per questo che si utilizzano le domande, per uscire dalle emozioni e attivare la parte analitica del cervello.

Conclusione: Come restare positivi quando va male?

Come sempre è molto più facile a dire che a farsi, ma ricordati che hai tutto il potenziale per risolvere qualsiasi problema. Agisci su quello che puoi cambiare avendo il coraggio di un leone con la ferma intenzione di risolvere tutti gli ostacoli che ti sbarrano la strada.

Se fai quello che è difficile, la tua vita sarà facile. Se fai quello che è facile, la tua vita sarà difficile.

Prenditi le tue responsabilità, nessuno lo farà per te, non procrastinare. Prenditi il tempo d’incassare il colpo, hai 5 minuti per dire tutte le parolacce che vuoi, urlare nel cuscino o andare in palestra. Mi raccomando non ferirti e non ferire nessuno, alla fine tutti i problemi hanno soluzioni.

Un giorno starai a tavola con gli amici e la famiglia e racconterai di quelle situazioni che all’epoca ti parevano insormontabili con il sorriso sulle labbra.

Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di distinguere le prime dalle seconde.

Marco Aurelio

Spero di aver risposto alla tua domanda: Come restare positivi quando va male?

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Troverai Attitudine Positiva su YouTube cliccando qui e troverai la regola dei 5 minuti nel libro di crescita personale di Hal Erold:

Nel prossimo articolo ti parlerò della regola dei 5 secondi di Mel Robbins. Consiste ad evitare la procrastinazione. Come alzarsi dal letto in 5 secondi dopo aver spento la sveglia senza rimandare con il pulsante snooze, o fare quella telefonata senza dare tempo alla mente di dirti perché non dovresti farla, e molto altro…..Intanto, ecco il libro che ti suggerisco di leggere:

E ti dico a presto…..