Come fare per non procrastinare? Come fare quello che si deve fare senza rimandare a più tardi?

Il segreto? Darsi da fare!

Ma va?!?

Il più delle volte non sappiamo da dove cominciare un progetto, un dovere che richiede energia e attenzione da parte nostra. Non è che non sappiamo come eseguirlo, anzi, sappiamo benissimo come procedere, ed è proprio perché siamo a conoscenza del procedimento, il da farsi, che rimandiamo sempre a più tardi.

Avevo già scritto un paio di articoli sulla procrastinazione e sono questi due:

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Come fare quello che si deve fare senza rimandare?

Come smettere di procrastinare in cinque secondi?

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smettere di rimandare, rinviare, procrastinare, differire le cose importanti.

Come fare per smettere di rimandare a più tardi le cose importanti?

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Soffro molto di procrastinazione anch’io e mi sono reso conto che quando la pressione si fa sentire a causa della scadenza, comincio a muovermi.

Ti faccio un esempio:

Diciamo che devo studiare per un esame che avrà luogo tra un mese e che ho tutto il tempo per prepararmi, certo….ho tempo e so benissimo quello che devo fare.

La prima settimana passa come un treno ad alta velocità, non me ne rendo neanche conto. So soltanto che non ho fatto niente, so che mi restano tre settimane per fare quello che devo fare. Mi sento all’altezza del progetto, conosco le difficoltà e quindi posso permettermi di temporeggiare. Certo….

Come fare quello che si deve fare senza rimandare?
Sono talmente tante le distrazioni al giorno di oggi che si può procrastinare anche nel mentre siamo in pausa.

La seconda settimana la passo a rimandare a domani l’organizzazione, va ancora tutto bene, ho tempo. Nonostante tutto però, una vocina interna si fa sentire dicendomi che dovrei muovermi e alla quale rispondo: ” Tranquilla, ho ancora tempo “.

La terza settimana, ancora lontano dall’obiettivo prefissato, la pressione si fa sentire. Comincio ad avere una preoccupazione fissa. Penso al da farsi, ho i sensi di colpa, so che mi serve una strategia e il solo fatto di pensarci mi fa rimandare la pratica a più tardi, ancora e….domani mi organizzo…

Posso contare i giorni sulle dita di una mano la pressione e l’angoscia cominciano a farsi sentire e finalmente mi metto al lavoro. Riesco a finire il progetto, il risultato avrebbe potuto essere molto meglio…..ma mi serviva più tempo! LOL

La situazione appena descritta ti è familiare?

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Se ti organizzi non hai più bisogno di stressare.

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Con questo voglio semplicemente dire che se rimandi sempre, allora, non metterti la pressione durante i giorni che temporeggi, ma rinvia lasciandoti in pace, non pensarci!

Primo perché soffrirai molto meno a ripeterti in mente che non stai facendo una mazza. Secondo perché lavori molto meglio quando stai sotto pressione, in questo caso è il tempo a mettertela, perciò, gioca il tuo gioco, vai nel senso della corrente.

La deadline è il tuo asso nella manica, ti attivi a fare quello che devi fare perché il tempo stringe, utilizza questa energia consapevolmente.

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Lo sai perché rimandi a più tardi?

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Perché inconsciamente sai perfettamente di essere in grado di portare a termine la tua missione. Quando devi studiare per un esame o fare qualsiasi altra cosa per la quale procrastini fino all’ultimo minuto, é semplicemente perché il tuo cervello sa che può e che puoi riuscirci.

Ti sembra strano vero? Ragioniamo insieme…..

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Come fare quello che si deve fare senza rimandare?
Sai perfettamente quali sono le difficoltà, quanto tempo ci vuole e che sei in grado di adempiere il compito, ma ora come ora non ti va!

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Quando devi attraversare la strada in assenza di strisce pedonali, la prima cosa che fai è controllare che non ci siano macchine che passano nell’immediato per poter passare, logico. Ma il bello e la magia arriva ora.

Se ci sono macchine che passano, grazie al feedback dei tuoi occhi e i calcoli del tuo cervello, farai un approssimazione della velocità di crociera dei veicoli in transito per individuare una finestra di tempo t per potere attraversare. A seconda della velocità delle macchine deciderai se camminerai tranquillamente o se lo farai a passo veloce per attraversare la strada. Sono sicuro che ti è già capitata questa situazione, mi segui?

Questi calcoli è il tuo super-calcolatore di cervello a farli, non ti costano quasi niente in risorse e con un po di buon senso attraverserai la strada senza pericolo per te e gli automobilisti.

Ti faccio un altro esempio, quando una persona ti tira le chiavi per passartele, i tuoi occhi ti servono di feedback per calcolare la traiettoria delle chiavi alla quale risponderai con dei spostamenti e movimenti adeguati del corpo per poterle afferrare al volo.

Quando procrastini per un progetto, praticamente fai lo stesso!

Quando rimandi a più tardi fai i stessi calcoli, ma inconsciamente.

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Ovviamente sai benissimo che stai differendo il da farsi e se lo fai c’è una buona ragione. Il tuo cervello dietro le quinte ha fatto i suoi calcoli e ha riconosciuto il fatto che si può fare, c’è tempo, puoi posticipare.

In base a questa informazione però bisogna stare attenti, rinviare il da farsi ok, ma c’è un limite! Questa soglia tra, in tempo/troppo tardi, è l’esperienza a dartene il feedback e non solo….

Non è la prima volta che procrastini su un progetto, vero? Come faccio a saperlo? Per il semplice fatto che stai leggendo questo articolo e che sei arrivato fino qui.

Sicuramente hai già chiuso progetti in passato nonostante la procrastinazione. Indubbiamente hai valutato i tuoi progetti una volta finiti prendendo certo, in considerazione, il tempo passato a rinviare.

Quindi? Cosa ne pensi? Ti serviva più tempo? Avresti potuto fare meglio con qualche ora in più, forse qualche giorno?

È questo che intendevo quando ho detto che rimandare a più tardi è ok purché non sorpassi la soglia tempo limite. Se riesci a definire quanto tempo ti serve per fare quello che devi fare e applicarti a rispettare i tempi, allora si potrebbe dire che non procrastinerai più.

La prossima volta che hai un progetto, definisci immediatamente quanto tempo ti servirà per portarlo a termine. Guarda quali sono tutte le difficoltà da prendere in considerazione e quali sono i punti che richiedono maggiore attenzione da parte tua.

Lascia il tutto marinare nel tuo cervello, fagli sapere che aspetti una risposta portando la tua coscienza sull’attesa di un feedback. Prima o poi ti darà degli indizi, ti restituirà l’informazione che attendi e dovrai prenderne nota.

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Non stressare!

Lo stress può giocare in tuo favore come al contrario può rovinarti. Non mi dilungherò su questo articolo a proposito dello stress ma ti dirò semplicemente questo: più stressi e più avrai delle difficoltà ad attingere all’informazione alla quale vuoi accedere.

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Sono sicuro che ti è già capitato un interrogazione dove eri talmente preparato che non potevi fallire, nonostante tutto però, eri talmente stressato che non avevi più accesso all’informazione da te richiesta al tuo cervello.

Sai perché?

Quando si è stressati e che ci si sente in pericolo (in questo caso l’esame) il cervello bypassa la parte analitica del cervello per passare in modo attacco-fuga. È una reazione fisiologica di allarme gestita dall’amigdala, ghiandola a forma di mandorla situata nella parte più interna di entrambi i lobi temporali del cervello.

Te l’ho detto non mi dilungherò su questo argomento in questo articolo. Comunque, quando l’amigdala è attiva è sinonimo di pericolo e si attiva indipendentemente dal pensiero razionale.

Questo è il motivo per il quale una volta l’esame finito, una volta lo stress diminuito nell’organismo tutte le risposte tornano in mente come per magia.

Perciò non sentirti in colpa quando fallisci un esame, non hai niente che non va, in realtà devi solo imparare a gestire le tue emozioni.

In futuro scriverò un articolo al proposito e su come gestire lo stress e le emozioni in modo di avere accesso alle nostre risorse.

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In conclusione…

Potrei continuare a scrivere al riguardo ma sono sicuro che non hai tempo. LOL

Probabilmente hai capito a cosa facevo riferimento riguardo ai calcoli del cervello, fidati di lui e delle sue/tue capacità a gestire il progetto. Certo, ci sono altre tante variabili da prendere in considerazione, ma non sta a me a farlo, ma bensì a te, con l’esperienza.

Per scrivere questo articolo ci ho messo quattro giorni. Il primo ho fatto sapere al mio subconscio che volevo scrivere un articolo al riguardo della procrastinazione e del perché rimandiamo sempre a più tardi. Ho lasciato il compito al mio cervello che mi ha dato un’idea e una pista da seguire.

Te l’ho detto ho già scritto articoli al riguardo (vedere i link all’inizio dell’articolo) e avrei potuto pensare di avere detto tutto al riguardo, invece….

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e certo, che ti sia utile. Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi e se trovi il mio ragionamento buono. Condividilo con le persone che stressano parecchio duranti esami, presentazioni, seminari, potrebbe essergli utile, in tanto, ti auguro il meglio e ci vediamo al prossimo articolo…

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